
In ricordo di Bob Horak
“Una vita rocambolesca, avventurosa ma piena di principi, affetti e lealtà.”
Un esempio per tutti noi!
Nella vita s’incontrano molte persone, a volte s’incrociano solamente e non si cerca di capire veramente chi sono.
Ho conosciuto Bob una decina di anni fa, quando sono diventato presidente del CNS. Durante le feste al club mi è capitato spesso di fare piccole conversazioni con lui a proposito dell’aviazione, una passione comune, oppure più semplicemente di argomenti futili della vita quotidiana.
In occasione del suo funerale, ascoltando i discorsi dei famigliari e degli amici che ci hanno raccontato chi era veramente Bob Horak, mi sono commosso.
Una commozione provocata dai racconti della sua straordinaria storia di vita ma soprattutto dal sentimento di aver perso una grande occasione.
Non aver capito che Bob era una persona straordinaria con la quale sarebbe stato interessante conversare e imparare.
Caro Bob scusami. Forse ci sarà un’altra occasione per conoscerci meglio, chi lo sa.
Per ora ti auguro di fare un buon ultimo volo dove vorrai!
Francesco Chiesa
Curriculum di Gottlieb (Bob) Horak
Gottlieb, oppure Bob come era chiamato in famiglia e dagli amici, era nato il 18 agosto 1938 tra le due guerre mondiali a Brno nella allora Cecoslovacchia. Le tragiche situazioni della guerra avevano segnato la vita del piccolo Bob.
Il papà di Bob era direttore dei mezzi di trasporto pubblici della città di Brno. Alla fine della guerra arrivarono i comunisti nel Paese e lo licenziarono. Divenne disoccupato. Il dramma del suo amato padre che per non farsi uccidere dovette dichiararsi balordo, colpi pesantemente nell’animo il piccolo Bob.
Ma da quel momento il padre di Bob aveva tempo da dedicare al suo unico figlio, giocava con lui, facevano grandi passeggiate e insieme del bricolage. Spesso ci raccontava Bob che quando era bambino si abbandonava nelle braccia del padre che gli raccontava o gli leggeva delle storie oppure rievocava con lui episodi della sua vita passata durante l’arco di due guerre mondiali.
Costruirono insieme una barca a vela e Bob fu colpito dal desiderio di diventare velista e ce la fece, arrivando ai vertici della squadra nazionale Ceca. Regatare sarebbe dovuto diventare l’hobby della sua vita.
Anche commercialmente Bob era uno che mirava al centro. Suo padre era ingegnere e anche il figlio sarebbe diventato tale. Frequentò con profitto l’università. Bob era orgoglioso e molto intraprendente. Già da ragazzo in occasione delle regate all’estero, acquistava capi di vestiario che poi rivendeva in Patria.
La situazione politica della Cecoslovacchia lo impensieriva molto. Andando all’estero per le regate, si rendeva conto cosa voleva dire vivere nella libertà e nella democrazia. Il desiderio di lasciare il suo paese scatto nel 1968. Con la moglie e la figlia fuggì all’ovest in modo rocambolesco, prima che i Russi invadessero il Paese e chiudessero le frontiere. Il dolore di non più vedere i propri genitori era smisuratamente grande, ma purtroppo senza via d’uscita.
Tutte queste situazioni hanno inciso fortemente nel carattere di Bob. Diventò una persona con grosse emozioni e profondi sentimenti. Il suo credo era: fedeltà, sincerità, giustizia, diligenza e perseveranza.
Il grigio non era il suo colore!
Nel 1983 Bob sposa Brigitte e poco dopo, insieme, ricominciano la loro vita da zero. Bob aveva sempre un grande bisogno di libertà e indipendenza e quindi fondò a Burgdorf un ufficio d’ingegneria e parallelamente si mise a vendere computer. Nel 1991 si spostano in Ticino, dove Bob, con un partner ticinese fonda una Ditta di macchine utensili. Furono anni duri ma Bob non si penti mai di questa decisione. Sarebbe stato troppo facile pensare che il tutto fosse stato semplice.
Alla passione per la vela rimase fedele una vita. Amava la natura e trovava forza e nuova linfa sulle montagne e in acqua. Da giovane cercava le sfide nelle scalate, amava sciare o fare fondo.
Nel 1991 i suoi orizzonti s’ingrandirono ancora di più. Imparò a pilotare e per il suo carattere non voleva diventare un pilota della domenica. Seguì passo per passo negli Stati Uniti d’America tutta l’istruzione del volo strumentale. Fu così in grado di volare con il proprio aereo dall’Arizona sopra l’Atlantico fino a Grenchen. Bob era anche un avventuriero! Era un uomo pieno di energia e di voglia di fare. Era un commerciante, un industriale e uno sportivo; carismatico con angoli e spigoli. Era un uomo che si entusiasmava, coraggioso, spontaneo e sempre pieno d’idee.
Aveva sempre goduto di buona salute perciò siamo rimasti tutti increduli alla notizia della improvvisa sua grave malattia. Diceva sempre, io voglio arrivare a 100 anni.
Un magnifico uomo ci ha lasciati. Nei nostri cuori continuerà a vivere.
Ciao Bob !
(Brigitte – Trudi – Eugenio)